- Mausoleo di Galla Placidia,
- Battistero Neoniano,
- Basilica di Sant’Apollinare Nuovo,
- Battistero degli Ariani,
- Cappella Arcivescovile,
- Mausoleo di Teodorico
- Chiesa di San Vitale
- Basilica di Sant’Apollinare in Classe
Mappa multimediale con tutti i siti interessati: Mappa Monumenti paleocristiani di Ravenna
Sempre il vescovo Massimiano consacrò nel 547 una basilica vicino all’antico porto di Classe, chiamata Sant’Apollinare in Classe. La pianta è tipica delle basiliche longitudinali paleocristiane, e della ricca decorazione a mosaico si è salvato solo il catino absidale.
In questi mosaici, che rappresentano l’ultimo stadio dell’arte ravennate, si vede come il simbolo ha ormai preso il sopravvento sulla rappresentazione naturalistica nel trattamento del tema del evangelico della Trasfigurazione sul Monte Tabor. Al centro Sanctus Apolenaris, sontuosamente abbigliato col pallio vescovile e la stola, tiene le braccia alzate verso la gigantesca croce gemmata che domina la rappresentazione all’interno di un cerchio in un campo azzurro cosparso di stelle. Dodici pecorelle, esattamente uguali e piatte rappresentano i fedeli della diocesi ravennate e riempiono la fascia più bassa. In un prato ricco di elementi vegetali e minerali in stile calligrafico e senza un qualsiasi rimpicciolimento prospettico, si trovano altre tre pecorelle (una a sinistra e due a destra) che guardano alla croce, mentre in cielo appaiono da nuvole Mosè ed Elia, oltre alla mano divina in alto.
La scelta del tema è strettamente legata alla lotta all’arianesimo, poiché ribadisce la natura umana e divina di Gesù Cristo, quest’ultima negata dagli ariani. Inoltre la rappresentazione di Apollinare tra gli apostoli figurati era una legittimazione per Massimiano come primo arcivescovo di una diocesi direttamente collegata ai primi seguaci di Cristo, essendo Apollinare, secondo la leggenda, discepolo di San Pietro.
Restauri hanno permesso di scoprire una sinopia al di sotto dei mosaici, scoprendo come il tema decorativo, già con fiori, frutta e coppe con uccelli, venne completamente cambiato proprio in occasione della necessità di celebrare il raggiunto rango di arcidiocesi
(Fonte testo: Wikipedia)
Inserimento scheda: Ignazio Caloggero
Foto: Di Pufui Pc Pifpef I – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=15351464
Contributi informativi: Ignazio Caloggero, whc.unesco.org