Biosfera Arcipelago Toscano

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Luogo
Arcipelago Toscano
Biosfera Arcipelago Toscano
Data iscrizione: 2003. Modifiche nel 2014

Surface : 94,590 ha

  • Core area(s): 4,200 ha (terrestrial: 1,200 ha; marine: 3,000 ha)
  • Buffer zone(s): 74,700 ha (terrestrial: 16,400 ha; marine: 58,300 ha)
  • Transition zone(s): 15,690 ha (terrestrial: 10,900 ha; marine: 4,790 ha)

Breve descrizione:

La Riserva della Biosfera delle Isole Toscane situata tra la costa toscana e la Corsica è composta da sette isole principali (Gorgona, Capraia, Elba, Pianosa, Montecristo, Giglio e Giannutri) e da alcune isole minori. La riserva comprende una vasta gamma di diversità geologiche, geomorfologiche e biologiche rappresentative della regione mediterranea, compreso un assortimento di rocce sedimentarie, metamorfiche e ignee, e un’ampia varietà di forme e processi con caratteristiche distintive.

I principali tipi di habitat sono boschi sempreverdi di sclerofille, pinete mediterranee e macchia mediterranea, oltre a boschi di castagni e querce caducifoglie. Specie rare ed endemiche sulle isole includono il falco pellegrino (Falco peregrinus), il pipistrello ferro di cavallo mediterraneo (Rhinolophus euryale) e la rondine dalla groppa rossa (Cecropis daurica) in pericolo di estinzione.

Caratteristiche socio-economiche
Più di 30.000 persone vivono stabilmente nell’Arcipelago Toscano le cui origini etniche non sono chiare. Da un punto di vista storico le etnie più importanti sono gli Italici e gli Etruschi, con forti influenze greche, romane e longobarde.

Il turismo è la principale attività economica, legata principalmente alla balneazione, e quindi si concentra durante la stagione estiva. Altre attività economiche includono l’agricoltura e la pesca, sebbene queste abbiano solo un impatto minore a livello ambientale e socioeconomico.

In termini di patrimonio, la Riserva della Biosfera delle Isole Toscane racchiude 30 siti preistorici spesso situati in posizioni panoramiche, numerosi siti etruschi legati ad attività minerarie stabilite in posizioni difensive e una serie di reperti romani legati a ville patrizie. Esempi eccezionali includono la Villa Romana delle Grotte a Portoferraio, le aree di Monte Castello e Compo dell’Aia a Procchio, la Villa Romana di Cavo, i siti di Capel Rosso e Vigna Vecchia, le rovine romane del porto del Giglio, catacombe e la Villa di Agrippina a Pianosa.

 

(Fonte testo: https://en.unesco.org/biosphere)

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto:

Contributi informativi:  Ignazio Caloggero, https://www.minambiente.it/,  https://en.unesco.org/biosphere

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