La piccola città collinare italiana di Urbino divenne, per un breve periodo durante il Rinascimento, uno dei maggiori centri culturali d’Europa. Oggi il centro storico è definito dalle sue mura rinascimentali che sopravvivono praticamente intatte, complete di bastioni. All’interno di queste mura sono stati conservati diversi edifici di straordinaria qualità come il Palazzo Ducale, il Duomo, il Monastero di Santa Chiara e un complesso sistema di oratori.
Il nucleo iniziale della città si è evoluto da un insediamento romano fortificato risalente al III e II secolo a.C. I romani costruirono sulla sommità del colle dove ora sorge il Palazzo Ducale e fino all’XI secolo la città rimase entro questi limiti. Alla fine di quel secolo, la sua espansione urbanistica richiese la costruzione di un nuovo sistema di mura difensive. Nella metà del XV secolo Federico da Montefeltro intraprese una radicale campagna di ricostruzione all’interno di queste mura originarie senza stravolgere la struttura urbanistica complessiva. La città fu successivamente ampliata fino a diventare una seconda collina posta a nord, conferendo all’area, ora racchiusa dalle mura rinascimentali, un profilo allungato.
Urbino è una piccola città in collina che conobbe una sorprendente fioritura culturale nel XV secolo. Durante questo periodo, ha attratto artisti e studiosi da tutta Italia e oltre che, a loro volta, hanno influenzato gli sviluppi culturali in altre parti d’Europa. Tra il 1444 e il 1482, Federico da Montefeltro governò ad Urbino e la sua corte riunì alcuni dei leader dell’epoca: i principali umanisti dell’epoca come Leone Battista Alberti, Marsilio Ficino e Giovanni Bessarione; matematici come Paul van Middelburg; e artisti come Luciano Laurana, Francesco di Giorgio Martini, Paolo Uccello, Piero della Francesca e Ambrogio Barocci. Questi uomini hanno creato e realizzato progetti culturali e urbani eccezionali. Questo clima culturale ha permesso a Raffaello, Donato Bramante e al matematico Luca Pacioli di fiorire nella propria arte e scienza.
Criterio (ii): Durante la sua breve preminenza culturale, Urbino attrasse alcuni dei più eminenti studiosi e artisti umanisti del Rinascimento, che vi crearono un eccezionale complesso urbano di notevole omogeneità, la cui influenza fu portata lontano nel resto del Europa.
Criterio (iv): Urbino rappresenta un apice dell’arte e dell’architettura rinascimentale, adattato armoniosamente al suo sito fisico e al suo precursore medievale in modo eccezionale.
(Fonte: whc.unesco.org)
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Inserimento scheda: Ignazio Caloggero
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