Chiesa S. Maria delle Grazie con L'ultima cena di Leonardo da Vinci

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Luogo
2 Piazza di Santa Maria delle Grazie
Chiesa S. Maria delle Grazie con L’ultima cena di Leonardo da Vinci
Data iscrizione: 1980
Ref: 100
Breve sintesi

Il refettorio del Convento di Santa Maria delle Grazie a Milano costituisce parte integrante di questo complesso architettonico, iniziato nel 1463 e rimaneggiato alla fine del XV secolo dal Bramante. Sulla parete nord si trova L’Ultima Cena, il capolavoro ineguagliabile dipinto tra il 1495 e il 1497 da Leonardo da Vinci, la cui opera doveva annunciare una nuova era nella storia dell’arte. Il complesso, comprensivo di Chiesa e Convento, fu edificato a partire dal 1463 da Guiniforte Solari, e successivamente notevolmente modificato alla fine del Quattrocento da Bramante, uno dei maestri del Rinascimento. Bramante ingrandì strutturalmente la chiesa e aggiunse grandi absidi semicircolari, una meravigliosa cupola a forma di tamburo circondata da colonne e uno spettacolare chiostro e refettorio.

Il dipinto fu commissionato nel 1495 e completato nel 1497. La rappresentazione di Leonardo da Vinci raffigurava il momento immediatamente dopo che Cristo disse: “Uno di voi mi tradirà”. Leonardo rifiutava l’interpretazione classica della composizione e aveva Gesù in mezzo agli Apostoli; creò anche quattro gruppi di tre figure su entrambi i lati di Cristo. I 12 Apostoli hanno reagito in modi diversi; i loro movimenti ed espressioni sono magnificamente catturati nell’opera di Leonardo. Il genio dell’artista si vede soprattutto nell’uso della luce e nella forte prospettiva. Sfortunatamente, Leonardo non ha lavorato ad affresco ma a tempera su una superficie di intonaco a due strati che non ha assorbito la pittura. Era già nel 1568 quando il Vasari per primo segnalò i problemi con questa tecnica pittorica.

L’Ultima Cena, che Leonardo da Vinci dipinse nel refettorio del convento domenicano di Santa Maria delle Grazie, è indiscutibilmente uno dei capolavori della pittura mondiale. Il suo valore unico, che nei secoli ha avuto un’influenza immensa nel campo dell’arte figurativa, è inseparabile dal complesso architettonico in cui è stato realizzato.

Criterio (i): L’Ultima Cena è un risultato artistico unico e senza tempo di eccezionale valore universale.

Criterio (ii): questo lavoro ha fortemente influenzato non solo lo sviluppo di un tema iconografico, ma anche l’intero sviluppo della pittura. Heydenreich ha scritto della “superdimensione” dei suoi corpi dipinti in relazione allo spazio. È uno dei primi dipinti classici che si concentra su un momento di tempo preciso e brevissimo, invece che su uno lungo. Dopo cinque secoli, l’Ultima Cena è uno dei dipinti più riprodotti e copiati e si ritiene che la sua creazione nel 1495-1497 abbia segnato una nuova fase nella storia dell’arte.

Integrità

La proprietà racchiude tutti gli elementi che ne esprimono il valore unico, in particolare il complesso di Santa Maria delle Grazie, formato dalla chiesa, dal convento e dall’Ultima Cena dipinta da Leonardo da Vinci. Nonostante i danni occorsi durante la seconda guerra mondiale, il complesso ha conservato sia la struttura architettonica originaria che il rapporto interno tra i suoi componenti, tra cui il celebre affresco. La presenza dei Padri Domenicani e la continuità dell’uso religioso hanno contribuito a salvaguardare l’integrità funzionale della proprietà. Il dipinto di Da Vinci ha notevoli problemi di conservazione a causa delle tecniche utilizzate per dipingerlo. La proprietà risente delle pressioni ambientali e di una potenziale visita eccessiva, sebbene quest’ultima sia controllata limitando l’accesso.

(Fonte: whc.unesco.org)

Link whc.unesco.org: http://whc.unesco.org/en/list/100/

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto: web

Contributi informativi:  Ignazio Caloggero, whc.unesco.org

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