Cilento, Vallo di Diano, Paestum, Velia e Certosa di Padula

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3.001
Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano con il sito archeologico di Paestum, Velia e la Certosa di Padula
Data iscrizione: 1998
Ref: 842
Il sito multiseriale è costituito dai seguenti siti (3 siti):
D Name & Location State Party Coordinates Property Buffer Zone
842-001 Paestum, Velia, the Certosa di Padula, Mount Cervati and the Vallo di Diano Italy N40 16 60.00
E15 28 60.00
1,371 ha
842-002 Punta Licosa and the Mount Stella region Italy N40 14 53.00
E14 55 39.00
111.29 ha
842-003 Capo Palinuro, Punta d. Infreschi and the Mount Bulgheria region Italy N40 4 0.00
E15 25 60.00
126.41 ha

 

Breve sintesi

Il Cilento è un eccezionale paesaggio culturale. I drammatici gruppi di santuari e insediamenti lungo le sue tre creste montuose est-ovest ritraggono vividamente l’evoluzione storica dell’area: era una rotta importante non solo per il commercio, ma anche per l’interazione culturale e politica durante i periodi preistorico e medievale. Il Cilento era anche il confine tra le colonie greche della Magna Grecia e le popolazioni autoctone etrusche e lucane. Vi si trovano i resti di due grandi città dell’epoca classica, Paestum e Velia.

Il Cilento è un paesaggio culturale di eccezionale valore che ha testimonianze di occupazione umana risalenti a 250.000 anni fa. Successivamente è stata occupata nel tempo da contadini durante il periodo neolitico, da società dell’età del bronzo e del ferro, etruschi, coloni greci, lucani, ed è stata infine incorporata nel territorio romano nel III secolo a.C. Le reti stradali romane sostituirono i precedenti binari, ma dopo il crollo dell’Impero Romano d’Occidente, queste strade caddero in rovina e l’antica rete fu ripresa durante il Medioevo, come è evidente nei castelli feudali e negli stabilimenti religiosi costruiti lungo i percorsi.Il sito contiene gruppi drammatici di santuari e insediamenti che si estendono su tre diversi crinali montuosi est-ovest nella provincia di Salerno, coprendo un’area piuttosto vasta, 159,110 ha, inclusa parte del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, i due siti archeologici di Paestum e Velia, e la monumentale Certosa di Padula.

Il Parco Nazionale, essenzialmente una regione montuosa divisa da diverse valli fluviali digradanti verso il Mar Tirreno, è definito da caratteristiche naturali: il Mar Tirreno a est, i fiumi Sele e Tanagro, con l’ampia distesa del Vallo di Diano in i suoi tratti superiori.

Le vie di comunicazione furono stabilite in epoca preistorica lungo le creste delle catene montuose e, mentre caddero in declino durante l’epoca romana, tornarono in uso nel Medioevo. La prova di questo uso è visibile nei numerosi siti preistorici e protostorici scoperti, e nei borghi e castelli medievali. Il sito archeologico più degno di nota è quello di Paestum, la città greca di Poseidonia, fondata alla fine del VII secolo a.C.

Un altro sito di grande importanza è l’area archeologica di Velia, che conserva i resti monumentali della colonia di Elea, fondata dai Focesi nella seconda metà del VI secolo.

La Certosa di San Lorenzo a Padula nel Vallo di Diano è una delle strutture monastiche più imponenti del mondo. La sua costruzione iniziò nel 1306, ma la sua attuale forma barocca è il risultato delle trasformazioni effettuate nei secoli XVII e XVIII. Oggi è sede del Museo Archeologico delle Antichità Lucane.

Il Cilento presenta un eccezionale paesaggio culturale. I drammatici gruppi di santuari e insediamenti lungo le sue tre creste montuose est-ovest ritraggono vividamente l’evoluzione storica dell’area: era una rotta importante non solo per il commercio, ma anche per l’interazione culturale e politica durante i periodi preistorico e medievale. Il Cilento era anche il confine tra le colonie greche della Magna Grecia e le popolazioni autoctone etrusche e lucane. Vi si trovano i resti di due grandi città dell’epoca classica, Paestum e Velia.

Criterio (iii): durante il periodo preistorico, e di nuovo nel Medioevo, la regione del Cilento è stata una via chiave per le comunicazioni culturali, politiche e commerciali in modo eccezionale, utilizzando le creste delle catene montuose che si estendono da est a ovest e creando così un paesaggio culturale di eccezionale importanza e qualità.

Criterio (iv): in due episodi chiave nello sviluppo delle società umane nella regione mediterranea, l’area del Cilento ha fornito l’unico mezzo di comunicazione praticabile tra i mari Adriatico e Tirreno nella regione del Mediterraneo centrale, e questo è vividamente illustrato dal paesaggio culturale di oggi.

(Fonte: whc.unesco.org)

Link whc.unesco.org: http://whc.unesco.org/en/list/833/

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto: Di Berthold Werner, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=33187814

Contributi informativi:  Ignazio Caloggero, whc.unesco.org

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