ID | Name & Location |
712-001 | City of Vicenza (including 23 buildings constructed by Palladio) |
712-002 | Villa Trissino, now Trettenero, Cricoli |
712-003 | Villa Gazzotti Grimani |
712-004 | Villa Almerico Capra, called |
712-005 | Villa Angarano |
712-006 | Villa Caldogno |
712-007 | Villa Chiericati |
712-008 | Villa Forni Cerato |
712-009 | Villa Godi Malinverni |
712-010 | Villa Pisani Ferri |
712-011 | Villa Pojana |
712-012 | Villa Saraceno |
712-013 | Villa Thiene |
712-014 | Villa Trissino |
712-015 | Villa Valmarana Zen |
712-016 | Villa Valmarana Bressan |
712-017 | Villa Badoer called |
712-018 | Villa Barbaro |
712-019 | Villa Emo |
712-020 | Villa Zeno |
712-021 | Villa Foscari, called |
712-022 | Villa Pisani |
712-023 | Villa Cornaro |
712-024 | Villa Serego |
712-025 | Villa Piovene |
Descrizione:
La città di Vicenza e le ville palladiane del Veneto è un sito seriale comprendente la città di Vicenza e ventiquattro ville palladiane sparse nel Veneto. Inscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale nel 1994, il sito comprendeva inizialmente solo la città di Vicenza con i suoi ventitré edifici attribuiti al Palladio, oltre a tre ville extra muros. Ventuno ville situate in diverse province sono state successivamente incluse nell’ampliamento del sito del 1996.
Fondata nel II secolo a.C. nell’Italia settentrionale, Vicenza prosperò sotto il dominio veneziano dall’inizio del XV alla fine del XVIII secolo. L’opera di Andrea Palladio (1508–80), basata su uno studio dettagliato dell’architettura classica romana, conferisce alla città il suo aspetto unico. I palazzi, o case di città, sono stati inseriti nel tessuto urbano della città medievale, creando insiemi pittoreschi e facciate stradali continue in cui lo stile gotico veneto si combina con l’articolato classicismo del Palladio.
La definitiva villa di campagna palladiana sintetizza, sia figurativamente che materialmente, gli aspetti funzionali della gestione del terreno e l’auto-glorificazione aristocratica del proprietario. Il suo nucleo è la casa-tempio, abbellita da uno scalone monumentale e coronata da un frontone sorretto dalle colonne della loggia. I portici si estendono lungo le ali a partire dall’edificio principale e spesso terminano con torri. Le diverse componenti sono collegate da un linguaggio classico comune e sono ordinate secondo una gerarchia ben definita.
Vicenza è ampiamente, e con giustificazione, conosciuta come la città di Palladio. Tuttavia, era la figura centrale in un tessuto urbano che risale all’antichità e in avanti fino al neoclassicismo. Come tale, Vicenza ha acquisito uno status mondiale che è stato a lungo riconosciuto e riflesso nella letteratura di storia dell’architettura e dell’arte. Basando le sue opere sullo studio intimo dell’architettura classica romana, Palladio divenne l’ispirazione per un movimento senza paralleli nella storia dell’architettura.
Vicenza, culla di questo movimento, conserva molti degli edifici originali del Palladio e come tale è una sopravvivenza unica di un concetto umanista totale basato su un’interpretazione vivente dell’antichità. La proprietà estende il riconoscimento del Valore Universale Eccezionale dell’opera di Andrea Palladio alle altre manifestazioni del suo genio creativo in Veneto, coprendo la sua versatilità nell’applicare i suoi principi a contesti sia rurali che urbani.
(Fonte: whc.unesco.org)
Link whc.unesco.org: http://whc.unesco.org/en/list/712/
Inserimento scheda: Ignazio Caloggero
Foto: Unesco.org
Contributi informativi: Ignazio Caloggero, whc.unesco.org