Città di Vicenza e le ville palladiane del Veneto: Villa Caldogno

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Luogo
1 Via G. Zanella
Città di Vicenza e le ville palladiane del Veneto: Villa Caldogno
Data iscrizione: 1994-1996
Ref: 712bis
Sito facente parte del sito multiseriale: Città di Vicenza e le ville palladiane del Veneto 
I siti interessati sono 25):
ID Name & Location
712-001 City of Vicenza (including 23 buildings constructed by Palladio)
712-002 Villa Trissino, now Trettenero, Cricoli
712-003 Villa Gazzotti Grimani
712-004 Villa Almerico Capra, called
712-005 Villa Angarano
712-006 Villa Caldogno
712-007 Villa Chiericati
712-008 Villa Forni Cerato
712-009 Villa Godi Malinverni
712-010 Villa Pisani Ferri
712-011 Villa Pojana
712-012 Villa Saraceno
712-013 Villa Thiene
712-014 Villa Trissino
712-015 Villa Valmarana Zen
712-016 Villa Valmarana Bressan
712-017 Villa Badoer called
712-018 Villa Barbaro
712-019 Villa Emo
712-020 Villa Zeno
712-021 Villa Foscari, called
712-022 Villa Pisani
712-023 Villa Cornaro
712-024 Villa Serego
712-025 Villa Piovene
Mappa multimediale con tutti i siti interessati: Archivio Città di Vicenza e le ville palladiane del Veneto

Descrizione:

Villa Caldogno è una villa veneta attribuita all’architetto Andrea Palladio (metà del XVI secolo) che sorge nel comune di Caldogno (provincia di Vicenza, alle porte del capoluogo), nei pressi del centro del paese. Dal 1996 è inserita tra i Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO con le altre ville di Palladio del Veneto.

Palladio, amico di famiglia dei Caldogno, operò su una struttura preesistente, forse della prima metà del Quattrocento, ben visibile nel seminterrato che ha ospitato la biblioteca comunale.

La villa, divenuta di proprietà del comune di Caldogno, è utilizzata per attività ed eventi culturali.

(Fonte: whc.unesco.org/wikipedia)

Link whc.unesco.org: http://whc.unesco.org/en/list/712/

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto: Di Hans A. Rosbach – Opera propria, CC BY-SA 2.5, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=2538551

Contributi informativi:  Ignazio Caloggero, whc.unesco.org, Wikipedia

Luogo
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