Geoparco Cilento, Vallo di Diano e Alburni

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Geoparco Cilento, Vallo di Diano e Alburni

Il Cilento, Vallo di Diano e Alburni UNESCO Global Geopark si trova in provincia di Salerno, Campania e occupa l’intero territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Il Geoparco si estende dalla costa tirrenica al margine dei monti lucani. Nel territorio del Cilento, Vallo di Diano e Alburni UNESCO Global Geopark, l’elevato numero di geositi, unici e scientificamente pregiati, nonché la loro geodiversità, confermano la consistenza del patrimonio geologico di quest’area dell’Italia meridionale. L’area è costituita da rocce sedimentarie sia carbonatiche che silicoclastiche. La regione del Cilento può essere definita una “Provincia Morfo-strutturale”, che rappresenta una sottounità della più vasta Regione Tettonica Campano-Lucana. L’area appartiene alla fascia di piega e spinta dell’Appennino meridionale, sviluppatasi tra il tardo Cretaceo e il Pleistocene in conseguenza dell’interazione tra la placca europea e quella africana e della diffusione del bacino oceanico tirrenico. A causa della lunga e complessa storia litogenetica e orogenetica si possono distinguere più unità litostratigrafiche sotto forma di pannolini e / o sequenze irregolari. Tali pannolini sono raggruppati come unità interne ed unità esterne, secondo la posizione originaria prima della deformazione tettonica. I depositi postorogenici quaternari ci aiutano a comprendere i processi geomorfici sui rilievi e sulla pianura e costa, relativi anche ai cambiamenti climatici. Possiamo trovare calcare e dolomia mesozoici di 130 milioni di anni fa, depositi pelagici mesozoici e torbidite silicoclastica del Miocene di 16-6 milioni di anni. Queste rocce rappresentano una chiave nell’evoluzione del Mediterraneo centrale.

Inoltre, diversi animali endemici, come il lupo e la lontra, sono protetti dal 1997 dal programma “Man and Biosphere” dell’UNESCO.

Sostenere le comunità locali
Dal 1998 i siti archeologici di Paestum e Velia e il patrimonio monumentale della Certosa di Padula sono stati riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Più recentemente, nel 2010, l’UNESCO ha riconosciuto la dieta mediterranea come patrimonio immateriale dell’umanità. I paesi che hanno presentato un progetto per questo premio sono stati Italia, Grecia, Spagna e Marocco, e il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano ha rappresentato l’Italia. In questo contesto, ricco di altre significative caratteristiche naturali e culturali, si possono trovare percorsi suggestivi, dove il patrimonio geologico può essere messo in relazione con la vita della natura e con la storia dell’uomo.

Il programma annuale di educazione ambientale nelle scuole del Cilento, Vallo di Diano e Alburni UNESCO Global Geopark ha lo scopo di avvicinare le giovani generazioni ai problemi ambientali aiutandole a comprendere i valori del territorio in cui vivono e le azioni necessarie per il corretto mantenimento e fruizione. Sono stati previsti progetti di divulgazione per integrare le escursioni sul territorio in questo programma scolastico per fornire una conoscenza diretta delle bellezze naturali e in particolare della geodiversità del territorio. Il programma educativo è suddiviso in moduli e unità di apprendimento e comprende una serie di proposte di educazione ambientale, differenziate per temi e target: biodiversità, geodiversità, paesaggio, sviluppo sostenibile, educazione alimentare, sport e natura.

Ogni anno l’UNESCO Global Geopark organizza un Premio speciale per gli studenti. Negli ultimi due programmi educativi l’UNESCO Global Geopark ha sponsorizzato la visita (trasporti e biglietti) in particolare a geositi e musei, per promuovere la conoscenza dell’UNESCO Global Geopark.

(Fonte testo: http://www.unesco.org/new/en/natural-sciences/environment/earth-sciences/unesco-global-geoparks/)

Inserimento scheda: Ignazio Caloggero

Foto: By Foto – Foto, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=2144667

Contributi informativi:  Ignazio Caloggero, https://www.minambiente.it/,  https://en.unesco.org/biosphere

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