ID | Name & Location | Property | Buffer Zone |
823-001A | Zona di Commando | 18.58 ha | |
823-001B | Palazzo Madama | 0.67 ha | |
823-001C | Palazzo Carignano | 0.76 ha | |
823-006 | Palazzina di Caccia di Stupinigi | 75.23 ha | 906.67 ha |
823-008 | Borgo castello nel parco della Mandria | 4.62 ha | 2,922.45 ha |
823bis-002 | Castello del Valentino | 2.01 ha | 36.88 ha |
823bis-003 | Villa della Regina | 12.03 ha | 7.3 ha |
823bis-004 | Castello di Moncalieri | 12.21 ha | 44.43 ha |
823bis-005 | Castello di Rivoli | 1.54 ha | 486.76 ha |
823bis-007 | Reggia di Venaria Reale | 13.59 ha | 428.08 ha |
823bis-009 | Castello di Agliè | 30.33 ha | 133.81 ha |
823bis-010 | Castello di Racconigi | 172.26 ha | 1,464.35 ha |
823bis-011 | Castello di Govone | 3.06 ha | 8.3 ha |
823bis-012 | Castello di Pollenzo | 25.36 ha | 492.44 ha |
Descrizione:
Le Residenze della Real Casa Savoia comprendono una grande iscrizione seriale di tenute comprendenti 22 palazzi e ville sviluppate per scopi amministrativi e ricreativi a Torino e dintorni dai duchi di Savoia a partire dal 1562. Undici dei componenti della proprietà si trovano al centro di Torino e le restanti 11 dislocate intorno alla città secondo una pianta radiale.
Il piano fu inizialmente concepito dal Duca di Savoia, Emmanuel-Philibert, quando trasferì la capitale del suo Ducato a Torino. Il suo successore, Charles-Emmanuel I, e sua moglie svilupparono e implementarono il piano per riorganizzare completamente l’area durante i secoli XVII e XVIII dando alla città e all’area circostante un carattere barocco. Il piano celebra il potere assoluto della Real Casa Savoia. Il capoluogo era organizzato e sviluppato lungo gli assi definiti dall’Area di Comando come nodo centrale comprendente Palazzo Reale, Palazzo Chiablese e Palazzo della Prefettura e gestendo gli aspetti politici, amministrativi e culturali della vita che era circondato da un sistema di maisons de plaisance. Queste ville tra cui il Castello di Rivoli, il Castello di Moncalieri e il Castello di Venaria hanno creato una Corona di Delizie, o “Corona delle Delizie” intorno alla capitale e con le residenze periferiche di Racconigi, Govone, Agliè e Pollenzo hanno dato forma alla campagna. Il piano edilizio prevedeva il cambio di funzione delle residenze esistenti, la costruzione di nuovi edifici, la definizione di vie di caccia e la realizzazione di una rete viaria di collegamento delle residenze periferiche al capoluogo dello Stato.
L’insieme delle residenze è stato unificato sia dalla rete stradale che dallo stile uniforme e dalla scelta dei materiali da parte degli architetti e artisti di corte che hanno lavorato nelle diverse residenze. Architetti di spicco includevano Ascanio Vitozzi, Benedetto Alfieri, Amedeo di Castellamonte, Guarino Guarini e Filippo Juvarra.
Nell’Ottocento il governo del regno fu rilevato dal ramo di Carignano di Casa Savoia e durante questo periodo i suoi sovrani spostarono il loro interesse verso edifici più periferici adibiti a ritiri (Agliè, Racconigi, Govone e Pollenzo) e infine l’abbandono di il piano barocco della “Corona delle Delizie”.
Le Residenze della Casa Reale di Savoia sono un eccezionale esempio di architettura monumentale e urbanistica europea del XVII e XVIII secolo che utilizza lo stile, le dimensioni e lo spazio per illustrare in modo eccezionale la dottrina prevalente della monarchia assoluta in termini materiali.
Criterio (i): Le Residenze di Casa Reale di Savoia forniscono una testimonianza eccezionale del genio esuberante dell’arte e dell’architettura barocca e tardo barocca, costruita nel corso di molti decenni da architetti di spicco, tra cui Ascanio Vitozzi, Benedetto Alfieri, Amedeo di Castellamonte, Guarino Guarini e Filippo Juvarra.
Criterio (ii): L’architettura monumentale e l’urbanistica delle Residenze di Casa Reale di Savoia riflettono lo scambio di valori umani in tutta Europa durante l’“episodio barocco ” del XVII e XVIII secolo che ha portato a un’immensa opera di creazione e omogeneizzazione, decorazione e miglioramento.
Criterio (iv): Le residenze della Casa Reale di Savoia sono un eccezionale esempio delle strategie e degli stili del barocco, un insieme architettonico monumentale che illustra la dottrina prevalente della monarchia assoluta in termini materiali.
Criterio (v): Le Residenze della Casa Reale di Savoia costituiscono un patrimonio dinastico complesso e unitario essendo una vera simbiosi tra cultura e natura attraverso la sua padronanza dello spazio urbano e la sua pianificazione di vasti tratti di campagna per creare un concentrico autoritario organizzazione con Torino al centro.
(Fonte: whc.unesco.org)
Link whc.unesco.org: http://whc.unesco.org/en/list/712/
Inserimento scheda: Ignazio Caloggero
Foto: Unesco.org
Contributi informativi: Ignazio Caloggero, whc.unesco.org