Descrizione:
Il sito è costituito da due elementi separati, contenenti eccezionali vestigia risalenti all’epoca greca e romana: La Necropoli di Pantalica contiene oltre 5.000 tombe scavate nella roccia vicino a cave di pietra a cielo aperto, la maggior parte delle quali risalenti al XIII-VII secolo a.C. Nella zona rimangono anche vestigia dell’era bizantina, in particolare le fondamenta dell’Anaktoron (Palazzo del Principe). L’altra parte della proprietà, l’antica Siracusa, comprende il nucleo della fondazione della città come Ortigia da parte dei Greci di Corinto nell’VIII secolo a.C. Il sito della città, che Cicerone descrisse come ‘la più grande città greca e la più bella di tutte’, conserva vestigia come il Tempio di Atena (V secolo a.C., successivamente trasformato per servire da cattedrale), un teatro greco, un Anfiteatro romano, un forte e altro ancora. Numerosi resti testimoniano la travagliata storia della Sicilia, dai Bizantini ai Borboni, intervallati dagli Arabo-Musulmani, dai Normanni, da Federico II della dinastia Hohenstaufen (1197–1250), dagli Aragonesi e dal Regno delle Due Sicilie. La storica Siracusa offre una testimonianza unica dello sviluppo della civiltà mediterranea nell’arco di tre millenni. (Fonte: whc.unesco.org)
Scheda dettagliata sul sito La Sicilia in Rete: Siracusa e le Necropoli Rupestri di Pantalica
Documenti e link di approfondimento:
Mappa delle aree riconosciute: maps1200
File di riconoscimento – ICOMOS: 1200
Link whc.unesco.org: https://whc.unesco.org/en/list/1200/
Inserimento scheda: Ignazio Caloggero
Foto: Ignazio Caloggero
Contributi informativi: Ignazio Caloggero, whc.unesco.org